Riepilogo della stagione

Molto brevemente volevo fare un riepilogo di quest'ultimo campionato, cercando di mettere a fuoco i momenti più importanti dei nostro difficile cammino. Come risultato di squadra siamo arrivati al 3° posto, ottimo piazzamento, visto l'andamento generale, che ci permetterà il prossimo anno di disputare di nuovo le Coppe (in quale stadio però è difficile prevedere...), ma nonostante questo, ho visto il popolo giallorosso non vicino, come immaginavo, alla squadra nelle ultime partite.
Anche come risultato di Gruppo, del nostro amato Commando Ultrà Curva Sud, non posso davvero lamentarmi; a parte le frasi retoriche e tendenziose, siamo andati, seguendo in questo il cammino della Roma, oltre il limite stabilito.
Nonostante le preventivate difficoltà iniziali, e nonostante gli ostacoli trovati sul nostro cammino, abbiamo proseguito per la nostra strada, anche noi, consapevoli di aver fatto la scelta più giusta, quella cioè di essere vicino alla nostra Roma, sempre e comunque, rispettando fedelmente quello che era il motivo trainante dei primi tempi.
E come tanti anni fa, anche in questa esperienza tutto è stato reso più facile dai rapporti di amicizia e collaborazione, quei rapporti vivi dal 1977 i quali, a distanza di così tanto tempo, non hanno battuto il benché minimo colpo a vuoto.
E’ vero, ci sono stati dei momenti brutti, difficili, amari; ma la nostra forza è stata quella di non mollare (della serie «Non molleremo mai»), di stringere i denti e pensare al domani.
Ma oggi, a campionato concluso, mentre fervono, febbrili, i preparativi per il prossimo, il mio pensiero, anzi la mia gratitudine (visto che queste sono delle considerazioni strettamente personali) va a quelle persone, non molte per la verità, che mi sono state vicino, di aiuto e di conforto; persone che ho scoperto o riconfermato come amiche.
Ecco, a loro veramente va la mia gratitudine. Potrei farne i nomi, ma preferisco conservarli gelosamente nel mio cuore; in fondo chi trova un amico trova un tesoro, ed i tesori, si sa, bisogna nasconderli.

Un amore infinito

Tra tutte le cose che più mi stanno a cuore, parlando da tifoso, una è sempre stata la somma delle sensazioni personali, dei ricordi, di tante piccole emozioni, che insieme formano un nome: la Curva Sud. Vorrei precisare che il mio non è un epitaffio, non è alla memoria, perché è chiaro che la nostra amata Curva non morirà mai, ma di certo vedere quelle ruspe violare impietosamente quei marmi così familiari, buttare all'aria senza pietà il muretto, anzi i molteplici muretti, della storia del Commando Ultrà Curva Sud (senza dimenticarsi del mitico muretto dei Guerriglieri) è stato duro da mandare giù!!
Curva Sud... il nostro regno, l'essenza stessa della tifoseria giallorossa, l’immagine sbiadita di oggi, così diversa dalla sanguigna Sud dei miei lontani ricordi, ma pur sempre la Sud.
Un campionato finisce e si pensa già al prossimo; un giocatore va via ed il dolore si attenua col tempo, si perde uno scudetto beccando 3 gol dal Lecce e dopo un pò te ne fai una ragione (!). Ma stavolta non è così cari signori; stavolta è un dolore diverso, perché dentro sappiamo bene che di quella Sud rimarranno solo dei filmati e delle fotografie, che il futuro ci vedrà rientrare allo stadio, riprendere posto in Curva,... ma quale Curva??
L'aria familiare che si respirava tra quelle scalinate; i marmi che ti parlavano di ricordi, carichi di amarezze e trionfi; le presenze di tutti quei ragazzi che in Sud hanno lasciato l'impronta del loro passaggio; tutte queste cose e tante altre cose ancora rimarranno sempre presenti nel nostri cuori.
E come ieri, avido di sapere, chiedevo a mio padre, di parlarmi dei mito di Testaccio e delle sue tribune di legno che rimbombavano sotto la spinta dei tifosi, domani sicuramente racconterò a mio nipote Francesco del mito della Sud; ma dovrà accontentarsi dei miei ricordi, e lo vedrò sgranare gli occhi come lo facevo io tanti anni fa.
Un mio carissimo amico una volta disse: «La Sud è il cuore della Roma, noi siamo il cuore della Sud!». Ecco sicuramente in questa frase è detto tutto; in questa frase è racchiuso un Amore che non morirà mai!

Stefano Malfatti
Commando Ultrà Curva Sud
Vecchio Cucs

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